Irrigare l'orto con la motopompa: ecco come farlo al meglio

Come, quando e quanto bagnare gli ortaggi

Ispirazioni / Guida all'utilizzo / How to

21/09/2022

Tempo di lettura stimato circa 4 minuti

L’acqua è al centro delle funzioni vitali. Vale per gli esseri umani così come per le piante, ma non sempre al terreno basta la pioggia per fornire acqua alle radici di queste ultime, perciò bisogna integrarla con l’irrigazione.

Una motopompa per irrigare serve a spostare un volume d’acqua da un punto a un altro, là dove esiste una distanza o un dislivello, aspirandolo e imprimendogli una certa pressione. Puoi utilizzarla anche per portare l’acqua dove manca, prelevandola da un serbatoio trasportato sul posto. Oggi vedremo come usare una motopompa a scoppio per l’irrigazione dell’orto e daremo una serie di consigli per farlo al meglio.

La motopompa per irrigare l’orto

Come irrigare? L’acqua va data nella maniera ottimale, senza sprechi, così che le piante possano beneficiarne al massimo e senza rischi per la loro salute. Deve giungere piano, sul terreno a livello delle radici (in questo modo foglie e fusto delle verdure rimangano asciutti, quindi meno esposti alle malattie).

Ci sono diversi sistemi di irrigazione per l’orto:

  • Annaffiatoio: ti conviene per una piccola superficie.

  • Tubo dell’acqua: è adatto per un orto di dimensioni contenute ed è più pratico dell’annaffiatoio; va usato evitando di dirigere il getto d’acqua sulle parti verdi delle piante.

  • Per infiltrazione laterale: si fa, ad esempio con lo stesso tubo dell’acqua, lasciando scorrere l’acqua lungo i solchi laterali delle parcelle in cui coltivi gli ortaggi; richiede parecchia acqua, che può ristagnare, e non garantisce un risultato uniforme in tutto l’orto.

  • A pioggia: gli irrigatori tendono a sprecare l’acqua e a bagnare le parti verdi.

  • A goccia: è l’ideale per risparmio d’acqua (che arriva in modo localizzato, al piede di ogni pianta), gradualità, salute delle piante (oltre che restare asciutte, non si sporcano di terra); fa risparmiare tempo e si può automatizzare.

Puoi servirti della motopompa per l’irrigazione collegando la bocca di mandata al tubo dell’acqua, da usare direttamente per bagnare o da collegare a sua volta a un irrigatore di superficie per innaffiare a pioggia. Altrimenti puoi allacciarla al tubo principale dell’impianto a goccia che alimenta ciascuna alla gocciolante/manichetta forata (ognuna delle quali convoglia l’acqua a una singola parcella dell’orto).

La motopompa va preparata per irrigare. Se è una motopompa autoadescante a scoppio come la MP 3000 di Efco, procedi così:

  • Collega la bocca di aspirazione della motopompa a un tubo rigido spiralato.

  • Applica al tubo di aspirazione l’apposito filtro, in modo da bloccare eventuali corpi estranei che potrebbero danneggiarla.

  • Collega la bocca di mandata al tubo di uscita (tubo dell’acqua, tubo dell’impianto a goccia etc.).

  • Posiziona la motopompa vicino alla fonte d’acqua.

  • Immergi il tubo di aspirazione nell’acqua in modo che possa aspirarla liberamente.

  • Riempi il corpo della motopompa con l’acqua di adescamento.

  • Avvia la motopompa: inizierà a funzionare a regime non appena l’aria nel tubo di aspirazione verrà espulsa completamente.

Quando e quanto irrigare l’orto

Con quale acqua irrigare? La pioggia è una risorsa trascurata ma preziosa per l’orto casalingo. Una riserva d’acqua piovana non costa; è a temperatura ambiente (così si evitano shock termici alle piante); non contiene calcare e cloro (quest’ultimo è fitotossico, perciò è sconsigliabile irrigare, perlomeno in modo continuativo, impiegando l’acqua svuotata dalla piscina con la motopompa). Se poi d’estate viene limitato l’uso dell’acquedotto per annaffiare giardini e orti, ti garantisce una buona autonomia.

Si può raccogliere con bidoni o con una cisterna, da cui attingere anche con l’aiuto di una motopompa da irrigazione. A proposito di autonomia, la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana diventa indispensabile se l’orto è distante da casa, in una zona senza fonti di approvvigionamento d’acqua (corsi d’acqua, pozzi etc.).

In alternativa alla scelta green dell’acqua piovana, con cosa irrigare? Con l’acqua dell’acquedotto (che contiene cloro), con quella prelevata da corsi d’acqua (a patto che non sia inquinata), con quella di pozzo (se sicura dal punto di vista chimico). Queste alternative hanno in comune una temperatura più o meno fredda, che può causare shock termico, specie nel caso bagnassi gli ortaggi nelle ore più calde.

Quanto irrigare l’orto dipende dalla stagione e dall’andamento meteo (più fa caldo, più l’acqua evapora dal suolo e più le piante traspirano), dal tipo di terreno (se si asciuga velocemente o rimane umido), dalla specie e dalla fase di vita degli ortaggi.

L’acqua va consumata con oculatezza. In orto puoi sfruttare degli accorgimenti per risparmiarla, come lavorare con cura il terreno e fare la pacciamatura per trattenere l’umidità del suolo. Ne abbiamo parlato a proposito di come proteggere l’orto dal caldo (ecco invece quando, quanto e come irrigare il prato d’estate). L’orto va innaffiato (in minima misura) anche quando fa freddo: qui trovi i nostri consigli per coltivare l’orto d’inverno.

Quando irrigare? In estate bagna l’orto di sera o al mattino presto, nelle ore più fresche, mentre in primavera e autunno a mattina inoltrata. Per non stressare le piante, infatti, non ci deve essere un’eccessiva differenza di temperatura tra acqua, terra e aria. Inoltre le verdure devono avere il tempo di assorbire l’acqua, senza che questa evapori inutilmente o che si creino ristagni d’acqua forieri di malattie.

Una motopompa non serve solo a irrigare: se l’irrigazione è l’uso standard, di fatto può essere impiegata per svariati altri scopi. Ad esempio svuotare la piscina o il laghetto e riempirli di nuovo (qui trovi i passaggi per realizzare un laghetto fai da te in giardino). In più con la motopompa a scoppio per irrigazione fai fronte anche a situazioni particolari, come drenare l’acqua da uno scavo nel terreno o da una stanza allagata.

In vari casi l’acqua non è pulita, ma contiene fango, foglie, sassolini e così via: ecco gli accorgimenti per usare la motopompa con acque sporche.

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