Quest’anno, prima di trascorrere l’estate a mollo vorresti farci qualche lavoro, come una manutenzione della piscina straordinaria o la riparazione di un guasto. Oppure hai la necessità fare un ricambio totale dell’acqua: la vasca è rimasta in balia dell’inverno, scoperta e con l’impianto di filtrazione spento, e adesso devi rimediare alla situazione.
In tutti questi casi è necessario svuotare la piscina: puoi approfittare dell’occasione per fare una pulizia a fondo. D’altronde, una piscina pulita non solo è più salubre ma anche più bella. Come fare? Ne parleremo dei prossimi paragrafi.
Come svuotare la piscina con una motopompa autoadescante
Se hai a disposizione una pompa autoadescante a motore, il procedimento per svuotare la piscina è facile:
- Togli la sporcizia dal fondo della piscina e dalla superficie dell’acqua;
- Collega un tubo rigido alla bocca di aspirazione della pompa;
- Collega il tubo di scarico alla bocca di uscita;
- Riempi la pompa di acqua dal tubo di carico;
- Avvia la pompa;
- Rimuovi i residui di acqua che la pompa non riesce ad aspirare utilizzando secchi, scope e stracci.
Qui di seguito puoi trovare questi passaggi spiegati più nel dettaglio.
Prima di tutto, con l’apposito retino togli la sporcizia dal fondo della piscina e dalla superficie dell’acqua: foglie secche, insetti morti etc. Poi, usa una pompa per svuotare la piscina.
Una motopompa autoadescante è facile da usare: basta collegare con cura, in modo che non ci siano perdite, un tubo rigido alla bocca di aspirazione della pompa, poi un altro tubo – che faccia da scarico – alla bocca d'uscita. Adesso che la pompa svuota piscina è pronta, puoi avviare il motore: il tempo di svuotamento dipenderà dalla sua portata e dal volume della piscina.
Il catalogo Efco ti propone motopompe autoadescanti compatte come la MP 3000 con portata massima da 150 l/min. Ha un motore da 1 kW a 2 tempi che, con un pieno da 0,83 l di miscela benzina/olio, lavora per un’ora intera.
Prima di mettere in moto la pompa, è importante riempirla d’acqua dall’apposito foro di carico per eliminare l’aria ed evitare che giri a vuoto danneggiandosi.
Per gli ultimi centimetri d’acqua sul fondo della piscina, ti puoi aiutare prima con un secchio o una sessola, poi con una paletta o una scopa per convogliare l’acqua verso il tubo di aspirazione, infine con degli stracci per assorbirne le ultime tracce.
Dove puoi scaricare l’acqua della piscina? Essendo clorata, è meglio che non venga usata per annaffiare il giardino o l’orto: il cloro è fitotossico e ne soffrirebbero soprattutto le piante acidofile. Come acqua reflua domestica può essere scaricata nella fognatura, ma per poterlo fare va abbassato il livello di cloro lasciandola decantare o usando prodotti decloranti.
Con l’idropulitrice ad acqua fredda fai la pulizia della piscina
Pulire il fondo e le pareti della piscina significa far fronte da un lato all’implacabile calcare, dall’altro a uno sporco multiforme fatto di polvere, frammenti vegetali, insetti, alghe, batteri, materiale organico e sostanze grasse (ad esempio residui di crema solare).
Per togliere il calcare e le macchie di ferro sono necessari detergenti acidi, mentre per sgrassare sono efficaci quelli alcalini. Non devono essere troppo aggressivi e vanno scelti in base al rivestimento della tua piscina: ceramica, mosaico, PVC o vernice. Proteggiti adeguatamente quando maneggi questi 2 tipi di prodotti e fai attenzione a non mescolarli.
Per il lavaggio e il risciacquo delle pareti e del fondo della piscina è pratica l’idropulitrice, come l’IP 1150 S di Efco. Si tratta di un’idropulitrice ad acqua fredda, carrellata e ad alimentazione elettrica che, con una potenza di 1,75 kW, ti garantisce una portata di 360 l/h e un getto a 125 bar. Hai già in dotazione pistola, lancia con innesto per ugello e vari tipi di ugelli.
La motopompa autoadescante ti è utile anche per eliminare l’acqua di lavaggio e risciacquo dal fondo della piscina.
Ugualmente, il bordo piscina e l’area circostante vanno puliti a fondo: non farlo significherebbe vanificare l’impegno che hai speso per l’interno della vasca. Per questa fase del lavoro può esserti utile una lancia lavapavimento, l’accessorio per idropulitrice con cui controlli con precisione il getto in modo da lavare in modo omogeneo le superfici.
La manutenzione della piscina è terminata
Conclusa la manutenzione che avevi programmato e finite le operazioni di pulizia straordinaria, la piscina è quasi pronta per l’estate. Una volta riempita la piscina, procedi con i consueti controlli e trattamenti chimici dell’acqua: il cloro per disinfettare, i correttori di pH, l’antialghe etc. A questo punto, con la piscina più pulita che mai, è finalmente tempo di fare un tuffo.