Coltivare i funghi in serra

La coltivazione dei funghi ha diversi scopi, tra cui quello alimentare. Il loro consumo è in crescita: infatti, oltre che buoni, sono salutari perché ricchi di proteine e altri nutrienti, poveri di grassi e poco calorici.
In Italia i funghi più coltivati sono il prataiolo o champignon nelle sue numerose varietà (Agaricus bisporus) e il Pleurotus ostreatus (detto fungo ostrica, orecchione, sbrisa etc.). Altre specie sono il cardoncello (Pleurotus eryngii), il pioppino (Cyclocybe cylindracea o aegerita), lo shiitake (Lentinula edodes). Non è necessario comprarli al supermercato perché sono tutte specie di funghi che puoi coltivare anche in casa, cioè a livello domestico. Oggi faremo proprio una panoramica sulla coltivazione fai da te di funghi mangerecci.
Coltivazione di funghi: come funziona
I funghi non si coltivano sul normale terreno ma su appositi substrati di coltivazione, da cui assorbono il nutrimento. Si tratta di mix di materiali organici e minerali, confezionati in blocchi con involucri di plastica (balle), prodotti da aziende specializzate nella preparazione di substrati per funghicoltura. Il substrato varia in base alla specie di fungo da coltivare, a cui assicura condizioni chimico-fisiche e nutritive ottimali. Di solito le materie prime del substrato sono scarti controllati di attività agricole e industriali, come paglia di vari tipi e resti di lavorazione del legno. Il substrato inoltre subisce un trattamento termico (pastorizzazione) che uccide patogeni e funghi che entrano in competizione con le specie da coltivare.
Le balle di substrato che acquisti (in negozi di agraria, in vivaio, online...) possono essere solo pre-inoculate oppure già incubate con un determinato tipo di fungo. Cosa significa? L’inoculo o semina consiste nel mescolare al substrato il micelio – cioè il “seme” del fungo –, in genere sotto forma di semi di cereali o segatura/trucioli di legno su cui si è sviluppato il micelio stesso (spawn). All’inoculo segue l’incubazione, la fase in cui il micelio colonizza il substrato. Al termine dell’incubazione la balla di funghi è pronta per produrre. I blocchi di substrato dovrebbero essere accompagnati da istruzioni di coltivazione, che ti consigliamo di seguire passo passo.
Coltivare funghi fai da te: la serra fungaia
Per coltivare i funghi sono necessari spazi abbastanza ampi: l’ideale è costruire una struttura ad hoc, la serra fungaia. Le fungaie per la funghicoltura professionale sono meccanizzate e tecnologicamente sofisticate. Sono infatti attrezzate con impianti di riscaldamento/raffrescamento, umidificazione, ventilazione per il ricircolo d’aria; luce artificiale; gestione computerizzata dei parametri ambientali, che vengono monitorati da sensori.
Infatti per fruttificare e crescere i funghi hanno bisogno di temperatura, umidità, luminosità adatte e di una corretta concentrazione di ossigeno e anidride carbonica nell’aria. Questi parametri ambientali variano in base al tipo di fungo e alla fase di coltivazione: incubazione (se avviene in fungaia), fruttificazione (da fine incubazione alla comparsa dei piccoli funghi), maturazione, raccolta.
Di norma la produzione, e quindi la raccolta, dei funghi avviene in più riprese (volate) via via meno abbondanti, dopodiché il substrato di coltivazione ha esaurito le sostanze nutritive disponibili. A quel punto puoi mescolarlo con della terra e ottenere un terriccio per le piante del giardino e dell’orto, o usarlo come pacciamatura oppure compostarlo. A seconda della specie, i funghi crescono sulla parte superiore della balla di substrato, che viene scoperta, o da tagli che fai sui lati dell’involucro. Ti raccomandiamo, a proposito, di attenerti volta per volta alle istruzioni di coltivazione. Non solo: se vuoi dedicarti a coltivare funghi, ti suggeriamo di studiare la biologia e le esigenze specifiche della specie che ti interessa.
Per la coltivazione di funghi fai da te puoi adattare ambienti esistenti, come la cantina o il garage, oppure costruire una serra fungaia. Una serra per funghi è una struttura a tunnel sostenuta da archi, formati da tubi in ferro curvati, e protetta dall’esterno con un rivestimento.
Può essere rivestita ad esempio con lastre ondulate in vetroresina o policarbonato opachi (così che in serra non arrivi luce diretta) oppure con telo ombreggiante fitto abbinato a telone di plastica per serra, che protegge dalla pioggia, trattiene all’interno umidità e calore (nella stagione fredda). Le testate del tunnel sono chiuse in modo analogo: prevedi un ingresso sufficiente per trasportare nella fungaia le balle di funghi, ad esempio con la carriola o la motocarriola. L’ingresso, una volta aperto e protetto con telo ombreggiante per non far entrare insetti e altro, serve anche per arieggiare la serra. Tieni sempre pulito l’intorno della serra fungaia tagliando la vegetazione, ad esempio servendoti di decespugliatore, trinciaerba o trinciatutto.
Nella fungaia per terra può esserci una pavimentazione in calcestruzzo o semplicemente un telo per pacciamatura che copre il suolo. A seconda della specie, infatti, puoi coltivare interrando le balle di funghi oppure tenendole sollevate su ripiani o su piccoli rialzi (ad esempio cassette della frutta). Il sistema costruttivo della serra fungaia va comunque studiato in base al clima della tua zona. In ogni caso, mentre costruisci il tunnel può esserti utile un generatore di corrente per far funzionare l’attrezzatura necessaria, se magari devi fare delle saldature sulla struttura portante di metallo o altre lavorazioni.
Nella serra per funghi le cure colturali consistono nel garantire umidità, temperatura, luminosità, ventilazione adeguate alle diverse fasi di coltivazione. Dunque controlla umidità e temperatura collocando dei termometri con igrometro integrato in più punti del tunnel. Una o più volte al giorno, comunque a seconda dell’umidità, nebulizza acqua sulle balle di funghi con una pompa a spalla o, se sono poche, con una pompa a pressione o un normale spruzzino. Quando fai delle operazioni sulle balle di funghi, quando raccogli etc. mani e abiti devono essere puliti. Inoltre tutta l’attrezzatura che utilizzi va disinfettata, per esempio con candeggina.
Altri sistemi per coltivare funghi in casa
Oltre alla serra fungaia esistono diversi altri modi per coltivare funghi fai da te. In casa, letteralmente, puoi coltivarli con appositi kit facili da usare anche se non sei esperto (basta osservare le istruzioni fornite). In commercio ne trovi di pronti all’uso, già seminati e incubati: basta posizionare la balletta di funghi in un ambiente umido e luminoso, e spruzzarla con acqua quando serve. Altri kit invece contengono tutto l’occorrente per coltivare i funghi da zero preparando da sé il substrato, seminando il micelio, aspettando i tempi di incubazione e via dicendo.
In alternativa puoi coltivare funghi in giardino, individuando una zona ombreggiata e umida, ad esempio sotto a degli alberi. All’esterno coltivi i funghi in diversi modi, sfruttando zone del giardino secondarie o inadatte all’orto:
-
Su tronchi o ceppaie inoculati con tasselli (o chiodi) di micelio, cioè cilindretti di legno colonizzati dal micelio del fungo che vengono inseriti nel legno. Si usano anche fette di tronco impilate l’una sull’altra e inoculate con spawn di segatura.
-
In contenitori vari (cassette della frutta, vasi di plastica etc.) puliti e riempiti di paglia o segatura come substrato, che va inoculato con spawn di segatura, in linea di massima più adatto ad ambienti outdoor rispetto a quello di cereali.
-
Sul terreno, in un’area priva di erba, su cui stratifichi substrato di coltivazione e micelio sotto forma di spawn di segatura.
-
Come pacciamatura viva in orto o nelle aiuole su cui distribuisci spawn di segatura mescolato a paglia o segatura, coprendo il tutto con uno strato protettivo di paglia o cartone, per arricchire il suolo di sostanza organica e favorire la sua biodiversità.
Se opti per la coltivazione dei funghi su sezioni o fette di tronco, il legno deve essere fresco – tagliato da poco con la motosega – e sano.
Coltivare funghi in casa può essere un’alternativa, o un completamento, della consueta coltivazione dell’orto. In ogni caso è una risorsa interessante per autoprodurre cibo. Ti proponiamo altre letture affini al tema: come allevare chiocciole, come costruire un’arnia fai da te per allevare api e una stalla fai da te per capre o pecore.
Vuoi un buono sconto di 20€?
Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi subito un regalo di benvenuto! Rimani aggiornato con:
- Novità e offerte esclusive
- Articoli sul mondo del verde
- Approfondimenti sulla nostra gamma
- Consigli utili sulla manutenzione dei tuoi prodotti