Affinché sia sempre produttivo e curato, il frutteto ha bisogno di attenzioni costanti durante tutte le fasi di manutenzione e in ogni stagione dell’anno. Vediamo insieme quindi quali sono le operazioni indispensabili per tenerlo in ordine in autunno.
Impianti e innesti
Chi l’ha detto che si può piantare solo in primavera? Anche se mettere a dimora gli alberi da frutto da marzo in poi aiuta a scongiurare il rischio di pericolose gelate, farlo in autunno può essere una scelta altrettanto vantaggiosa, in quanto riduce lo stress della pianta e le dà il tempo necessario a rafforzare il suo apparato radicale, in vista del risveglio vegetativo primaverile.
Se si va incontro a un autunno mite quindi, puoi impiantare melo, pero, pesco, albicocco,ciliegio e mandorlo anche in autunno.
Per la piantumazione degli agrumi e del pesco dovrai invece ricorrere alla tecnica dell’innesto a gemma dormiente e per quella del ciliegio acido all’innesto a spacco.
Pulizia e potatura
Oltre a piantare nuove piante, in autunno è possibile – per non dire indispensabile - prendersi cura di quelle vecchie, attuando operazioni di pulizia e potatura.
Comincia verificando di aver eliminato tutte le radici e i fusti delle vecchie piante dal terreno.
Se non l’hai fatto nei mesi precedenti, taglia l’erba e pulisci meticolosamente il prato, al fine di scongiurare infestazioni, curando particolarmente le zone in cui sono presenti piante sensibili alle malattie del fogliame.
Per farlo, puoi servirti di un tagliaerba a spinta come il LR 44 PK COMFORT PLUS che, grazie al sistema mulching di cui è dotato, sminuzza l’erba in micro particelle, contribuendo alla naturale concimazione del prato.
Importantissimo anche eseguire una potatura preventiva sulle piante che hanno già fruttificato, in modo da rafforzarle prima del grande freddo. Attenzione però: il taglio deve essere netto ma non drastico, altrimenti si rischia di indebolire l’albero, arrecando più danno che vantaggio.
Affinché il tuo lavoro sia pulito e meticoloso, ti consigliamo di ricorrere a più strumenti quali: una motosega piccola come la MT 3500 S, un potatore telescopico per le zone più alte e un paio di cesoie COMFORT per le rifiniture. Una volta effettuato il taglio, ricordati di medicarlo con del mastice protettivo ad azione cicatrizzante, per congiurare la comparsa di muffe e funghi.
Terminate le operazioni di potatura, elimina infine le foglie e le ramaglie di scarto: non sembra, ma anche quelle possono contribuire alla diffusione di epidemie.
Mantenimento
Lavorare il terreno del frutteto in maniera adeguata è fondamentale per mantenerlo in forze e permettere alle piante di superare la rigida stagione invernale.
A discapito dell’irrigazione che, viste le piogge abbondanti, in questo periodo non richiede mai particolare impegno, assume invece grande rilevanza la concimazione del frutteto, da effettuare con grosse quantità di letame maturo (di solito si utilizzano dai 35 ai 40 quintali per ogni ettaro).
Anche i trattamenti del frutteto a ottobre acquistano un valore importante. La comparsa improvvisa di malattie infatti può intaccare o rovinare il risultato di mesi e mesi di duro lavoro in maniera irreparabile.
Se sei un amante delle soluzioni biologiche, puoi provare a contrastare il contagio, mediante l’introduzione di colture di insetti entomofagi. Diversamente puoi ricorrere ai classici trattamenti chimici, da somministrare attraverso pompe irroratrici professionali come il modello a spalla IS 2026, che garantisce una lunga autonomia di lavoro, precisione nella nebulizzazione e confort.
Raccolta e Conservazione
Tra i lavori nel frutteto in autunno la raccolta è forse la fase più sottovalutata.
Anche se in questa stagione i frutti da raccogliere sono numerosi (pere, mele, uva, kiwi, mandarini, limoni), bisogna cercare di non farsi prendere dalla fretta e assicurarsi di manipolarli e trasportarli nel modo corretto, al fine di evitare qualsiasi tipo di danneggiamento.
I kiwi ad esempio richiedono estrema delicatezza, perché hanno una buccia sottilissima, che rischia di rompersi al minimo urto, causando il deterioramento del frutto. Le mele invece vanno raccolte preferibilmente di mattina, quando sono più asciutte, per aumentarne le proprietà di conservazione.
Se vuoi evitare il maggior numero possibile di traumi al tuo raccolto, il nostro consiglio è quello di trasportarlo con una motocarriola professionale, come la TN 4500 che, grazie ai larghi cingoli, permette di muoversi agevolmente fra serre e vigneti e su ogni tipologia di terreno.
Una volta deposti i frutti in magazzino, ti rimane solo una cosa da fare: controllare ogni 3 o 4 giorni lo stato del raccolto, per assicurarti che non insorgano muffe o fenomeni di sovramaturazione,
Nel caso dovessi individuare qualche esemplare danneggiato, scartalo. Una volta staccata dalla pianta infatti, la frutta non ha più capacità di rimarginazione e marcisce in fretta.