Come e quando potare: 4 piante a confronto (olivo, vite, limone, melo)

Ispirazioni / Consigli sempreverdi

26/03/2018

Come e quando potare

Anche se le piante del tuo giardino potrebbero crescere sane e rigogliose, senza che tu debba metterci mano, la potatura rimane senza dubbio un valido alleato per contenere le dimensioni di rami e chioma e per aumentare la produzione di fiori e di frutti.

Per essere sicuro che il tuo intervento sia efficace, devi innanzitutto considerare quale tipo di albero hai davanti. Ogni pianta infatti richiede tecniche di taglio specifiche, che devono essere applicate in periodi differenti dell’anno, a seconda del risultato che vuoi ottenere.

Se gli arbusti da giardino come le siepi, le rose e alcune piante da frutto possono essere potate più frequentemente, le conifere e le piante arboree come il ciliegio e l’ippocastano sono più delicate e non devono essere sottoposte a interventi continuativi o troppo drastici.

Per evitare di commettere errori, osserva i rami: se la pianta che devi potare fruttifica sui rami dell’anno prima, ti basterà eliminare i rami improduttivi a fioritura avvenuta, ovvero a fine estate. Se invece l’albero dà i fiori e i frutti sul ramo dell’anno in corso, dovrai intervenire più volte: prima in inverno per tagliare i rami vecchi, rotti o spezzati e poi in primavera per accorciare i rami cresciuti l’anno precedente.  

 

Potare l’olivo

La potatura dell’olivo può subire variazioni di esecuzione in base al tipo di terra o di clima in cui la pianta viene coltivata. Di norma però si tende a seguire il suo ciclo di evoluzione, praticando una potatura di allevamento volta a eliminare i polloni (ai piedi), i succhioni (sul tronco) e tutti i rami rotti e secchi. L’intento è impedire alla vegetazione di crescere all’interno della pianta, in modo da far passare l’aria, il sole e agli uccelli che vogliono albergarci dentro.

Alcuni preferiscono potare gli ulivi in inverno, durante il riposo vegetativo della pianta, altri in estate, intervenendo con piccoli tagli leggeri. In ogni caso l’operazione è finalizzata a distribuire la produzione dei frutti sui rami e a favorirne l’accrescimento, soprattutto nel periodo in cui la fruttificazione è meno abbondante.

 

 

Potare la vite

I tipi di potatura da eseguire sulla vite sono due: la potatura verde estiva, indispensabile per attribuire alla pianta uno sviluppo vegetativo ben definito e la potatura secca invernale, che invece mira a mantenere la forma di allevamento impostata, andando a calibrare il carico di gemme lasciato sulla pianta. Quest’ultima operazione è importantissima per determinare la quantità e la qualità del raccolto.

Considerate le condizioni climatiche differenti, il periodo della potatura invernale varia molto da regione a regione. A nord gli interventi vengono rimandati dopo il periodo di maggiore freddo, mentre a sud - nelle zone in cui il rischio di danni è minimo -  si può potare già in autunno.

 

Potare il limone

La potatura del limone è un’operazione molto delicata. Primo perché per sua natura la pianta tende a sviluppare una chioma fitta e ramificata, che ostacola la produzione dei frutti, e secondo perché – tentando di sfoltirne le fronde - dobbiamo stare attenti a non recidere i pochi rami destinati alla fruttificazione. La soluzione migliore quindi è alternare interventi di potatura leggera a operazioni di taglio più radicali. In tutti i casi è sconsigliato potare i limoni nel periodo di maggior freddo o quando spuntano i primi fiori, per non causarne la caduta.
 

Quando tagli i rami, cerca di mantenere lo stesso assetto in tutta la chioma, in modo da favorire l’ingresso dell’aria e dei raggi di sole. Se non riesci con le forbici, puoi aiutarti con un seghetto. Per scongiurare malattie e parassiti, recidi i rami in verso obliquo e cospargi i tagli con del cicatrizzante o del mastice. Indossa sempre un paio di guanti e occhiali protettivi: i getti più esili presentano spine molto dolorose.

 

 

Potare il melo

Affinché produca frutti di qualità e nelle quantità desiderate, il melo va potato in modo diverso a seconda dell’età e dei diversi momenti dell’anno. La potatura d’allevamento – eseguita per lo più a inizio autunno - contribuisce a formare lo scheletro dei meli giovani, mentre quella di mantenimento – che si pratica durante la stagione invernale – serve a incentivare la fruttificazione dei meli adulti e a equilibrare il rapporto fra vegetazione e produzione.

Trattandosi di una pianta che fruttifica sui rami vecchi, è sempre meglio intervenire in maniera contenuta, limitandosi a eliminare i rami secchi o danneggiati. Per tagliare i rami più piccoli puoi servirti di un paio di cesoie o di un troncarami,, mentre un potatore telescopico come il PTX 2710 è perfetto per aiutarti a operare sui rami più alti.

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