Elicicoltura: cos'è e come praticarla

Come partire con il piede giusto

Ispirazioni / Guida all'utilizzo / How to

06/06/2024

Tempo di lettura stimato circa 5 minuti

Per elicicoltura si intende la “coltivazione di Elicidi”, famiglia di molluschi a cui appartengono le chiocciole. In pratica l’elicicoltura è l’allevamento di lumache commestibili, anche se sarebbe più appropriato definirla “allevamento di chiocciole” che, a differenza delle lumache in senso stretto, sono dotate di conchiglia.

Si tratta di una forma di allevamento “minore” nata negli anni Settanta. Nel tempo è cresciuta molto – in conoscenze teoriche e pratiche, diffusione, volume d’affari etc. – e nel nostro paese ha trovato condizioni molto favorevoli. Delle chiocciole si sfruttano carne, uova, gusci e bava, perciò l’elicicoltura ha molteplici sbocchi sul mercato: non solo la ristorazione e l’industria alimentare, ma anche i settori cosmetico e farmaceutico. In questo articolo tracceremo una panoramica su come allevare le lumache, secondo l’approccio del ciclo naturale completo all’aperto, e su come intraprendere questa attività.

In cosa consiste l’elicicoltura?

Come si allevano le lumache? Esistono diverse tecniche: allevamento all’aperto o al coperto, a ciclo completo o parziale, naturale o intensivo, poi tradizionale, biologico, senza terra. In Italia la maggioranza delle aziende elicicole ha adottato l’elicicoltura a ciclo naturale completo all’aperto. Vale a dire che allevano le chiocciole per l’intero ciclo biologico – dalla nascita all’ingrasso – e non limitatamente alla fase d’ingrasso, su terreno libero e non in serra, come succede nei climi più freddi (in Francia, ad esempio). Nutrono le lumache con vegetali coltivati sul posto, mentre nell’elicicoltura intensiva si impiegano mangimi concentrati. A partire da criteri condivisi, dall’esperienza sul campo gli elicicoltori negli anni hanno messo a punto diversi metodi di allevamento delle lumache.

Un allevamento elicicolo è un’area recintata difesa dai predatori e predisposta con un habitat ottimale per le chiocciole. In sostanza riproduce le condizioni che queste prediligono in natura: un terreno salubre e abbastanza ampio dove stare e, all’occorrenza, rifugiarsi sottoterra; clima e umidità adatti per il loro benessere; della vegetazione che fornisca cibo e riparo.

Al suo interno l’allevamento è suddiviso in recinti rettangolari (chiamati anche box o settori), delimitati da un’apposita rete antifuga e separati tra loro da camminamenti, dei passaggi di servizio senza erba. Le lumache vivono nei recinti, dove va seminata e fatta crescere vegetazione selezionata, che costituisce il loro pascolo. L’umidità necessaria, specie nei mesi estivi, è garantita da un sistema di irrigazione. Dovrai prevedere ulteriori superfici per coltivare i vegetali destinati all’alimentazione integrativa.

Nell’allevamento a ciclo completo, acquisti le chiocciole da riproduzione – le fattrici – per avviare l’impianto elicicolo, inserendole nei recinti in primavera/inizio estate. Nel giro di poche settimane comincia la fase di riproduzione, a cui seguono la deposizione e la schiusa delle uova. Più avanti, esaurita la loro funzione, le fattrici vengono raccolte e vendute.

Dalle uova escono le chioccioline, per le quali comincia il periodo di ingrasso, che continua fino al letargo invernale per poi riprendere all’arrivo della primavera. Tra le chiocciole già adulte, nella zona per l’ingrasso, selezioni le nuove fattrici per cominciare il successivo ciclo di riproduzione, mentre lasci crescere le altre lumache fino alla bordatura (cioè l’indurimento dell’apertura della conchiglia), indice che hanno raggiunto l’età adulta e sono pronte. Via via che la bordatura si completa vanno raccolte a mano per essere, dopo il periodo di spurgamento, vendute e consumate.

Nel caso dell’elicicoltura a ciclo parziale (o incompleto o breve) manca la zona per la riproduzione, essendoci solo quella destinata all’ingrasso: infatti non sono le fattrici a venire immesse nei recinti ma i piccoli di chiocciola, chiamati baby snail.

I tempi di allevamento delle lumache dipendono dalla durata del loro ciclo biologico. A proposito l’Helix aspersa viene preferita ad altre specie perché cresce velocemente, è adattabile e molto prolifica. Non a caso è la più diffusa negli allevamenti elicicoli italiani.

Come iniziare ad allevare lumache

Puoi allevare lumache a livello professionale, per farne una fonte di reddito, oppure come hobby, e produrre per l’autoconsumo. Con un piccolo allevamento amatoriale puoi anche testare se l’elicicoltura faccia per te e abbia il potenziale per espandersi, strutturandosi in un’impresa. Tra livello professionale e amatoriale cambiano la scala dell’attività – dimensioni, costi e tempo da dedicare – e gli obiettivi di produzione ed economici, mentre rimangono fermi i principi guida per impostare un impianto elicicolo e gestirlo correttamente.

Per avviare un allevamento di lumache hai bisogno di un appezzamento soleggiato, meglio se senza alberi. Il suolo non deve avere caratteristiche particolari, l’importante è che non sia contaminato da inquinanti. Essenziale è la disponibilità d’acqua non troppo salina: puoi prelevarla da un pozzo, corso d’acqua o sistema di raccolta della pioggia, eventualmente con l’aiuto di una motopompa. Per accertarti della qualità di suolo e acqua può essere opportuno farli analizzare.

Se è coperto da vegetazione o invaso dai rovi, ripulisci lo spazio, che poi va arato, spietrato e organizzato per funzioni. Costruisci la recinzione perimetrale, quindi i box per le lumache intervallati dai camminamenti, infine installa l’impianto di irrigazione, che può essere a pioggia o con nebulizzazione, ma non a goccia o con sistemi che formino ristagni d’acqua.

Nei box il terreno va lavorato e concimato, quindi seminato per far crescere la vegetazione necessaria alle chiocciole, come bietola e cicoria. Fresatura del terreno – con motozappa o motocoltivatore – e semina sono attività da ripetere ogni anno, o comunque ogni volta che predisponi i recinti per le nuove fattrici. Nei mesi più caldi dell’estate sfalcia la vegetazione dei recinti con il decespugliatore in modo che ricresca e si rinnovi, evitando così anche l’accumularsi della bava.

Se il metodo di allevamento che scegli di adottare prevede l’alimentazione integrativa vegetale, prepara anche il terreno degli appezzamenti per seminare e coltivare il necessario (ad esempio il girasole).

Elicicoltura: non sono aspetti tecnici

Prima di impiantare un allevamento di lumache, ti consigliamo di approfondire l’argomento, studiare i diversi metodi, familiarizzare con la biologia delle chiocciole e le caratteristiche delle specie edibili, informarti sul mercato delle lumache.

Se intendi avviare un allevamento professionale, è indispensabile sia “fare i conti”, sia capire come inquadrarti dal punto di vista burocratico e fiscale per essere in regola. Fare i conti significa valutare con realismo gli aspetti economico-finanziari, calcolando i costi dell’investimento iniziale – per terreno, lavori, materiali, attrezzature, fattrici etc. – e i costi annuali, come sementi e manodopera. Nei costi, oltre all’attrezzatura per lavorare il terreno e sfalciare, comprendi anche l’acquisto di una motocarriola, utile per movimentare pesi e carichi ingombranti. Bisogna poi ragionare su come finanziare l’attività in partenza: autofinanziamento, prestito o misure di finanza agevolata?

Infine vanno stimati i ricavi, in base a quali prodotti decidi di vendere (dalle lumache vive alle specialità a base di lumaca), a quali clienti (consumatori finali, ristoratori, aziende e così via) e tramite quali canali (vendita diretta, grossisti o altro).

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