Quale scegliere: motozappa o motocoltivatore?

Funzionamento, risultati e praticità d’uso

/ Ispirazioni

22/02/2023

Tempo di lettura stimato circa 4 minuti

Motozappa e motocoltivatore si somigliano: sono semoventi, li guidi camminando e servono a fresare il terreno per prepararlo alla semina o alla messa a dimora di giovani piante. Montano una fresa le cui lame ruotando rompono e sminuzzano la terra fino a una certa profondità, facendola diventare più soffice. La fresa inoltre estirpa le erbacce e incorpora le sostanze necessarie a ripristinarne la fertilità (resti di coltivazione, concime, ammendanti e così via).

Sono una comoda alternativa meccanizzata agli attrezzi a mano (vanga, forca, zappa e simili) e una via di mezzo tra questi e le macchine agricole usate nei campi. Meglio la motozappa o il motocoltivatore? Tutto dipende dalla mole di lavoro (estensione del terreno, quanto spesso lo lavori, se alterni la lavorazione a macchina con quella manuale etc.), dal tempo che puoi dedicare e, non ultimo, dal budget disponibile. Vediamo ora le principali differenze tra motozappa e motocoltivatore, così simili ma solo apparentemente.

Differenze tra motozappa e motocoltivatore: la struttura

Una prima differenza tra motozappa e motocoltivatore spicca a colpo d’occhio. Pur essendo entrambi semoventi, la prima non ha ruote e avanza grazie alla trazione delle lame, il secondo procede grazie alle ruote motrici. L’unica ruota che spesso trovi sulla motozappa è il ruotino per il trasporto che, mentre fresi, deve stare sollevato.

Per fresare la motozappa sfrutta tutta la potenza generata dal motore e il peso proprio, mentre il motocoltivatore deve spartire la potenza tra ruote e fresa. A parità di condizioni quindi la motozappa riesce fresare più in profondità (in genere al massimo sui 20 cm) ma con un risultato più grossolano. Il motocoltivatore è perciò adatto a lavorazioni più superficiali, ma allo stesso tempo più accurate. Considera che ridurre il terreno troppo fine non è l’optimum in ogni situazione, ad esempio nel caso di terreni argillosi.

Sia per le motozappe che per i motocoltivatori l’ingombro e il peso sono proporzionali alla potenza del motore e, con pari potenza, di norma il motocoltivatore è più ingombrante e pesante: un aspetto da tenere presente anche per il rimessaggio e il trasporto. Nonostante le ruote, il motocoltivatore è meno maneggevole della motozappa, con la quale invece riesci a lavorare e fare manovra anche in spazi ristretti: in orti piccoli e aiuole, tra le file di piante, intorno alle viti o agli alberi del frutteto... Inoltre le frese della motozappa e del motocoltivatore sono regolabili in larghezza (quindi nel numero di lame), così che tu possa adattare la macchina al contesto volta per volta.

L’alimentazione delle motozappe può essere elettrica, a batteria oppure a scoppio, come quella delle motozappe Efco. Invece il motore dei motocoltivatori è solo a scoppio.

Differenze tra motozappa e motocoltivatore: l’uso

Proprio per il diverso tipo di trazione a cui abbiamo accennato, rispetto al motocoltivatore la motozappa è più faticosa da usare. Trasmette più vibrazioni, va direzionata con decisione, va affondata dove il suolo è duro facendo pressione sulle stegole (manubrio), va spinta in avanti quando sprofonda in un terreno leggero. Nella seconda parte di questo video puoi osservare la tecnica corretta per usare la motozappa in orto.

Il motocoltivatore è più facile da usare: si muove a una velocità costante (regolabile), risulta più stabile sul terreno, è meno impegnativo da governare. Ciò lo rende più adatto della motozappa a terreni estesi e a chi preferisce lavorare in modo più fluido e meno stancante per braccia, schiena etc.

Un’ulteriore differenza tra motozappa e motocoltivatore è legata alla versatilità d’uso. La motozappa è destinata alla fresatura del suolo ed eventualmente a usi affini: ad esempio le motozappe di media potenza Efco montano accessori come vomere, assolcatore e scavapatate. Il motocoltivatore è multiuso: a seconda del modello, grazie alla presa di forza può essere attrezzato per funzionare anche come trinciasarmenti o aratro, per trainare un carrello e così via.

Infine parliamo di budget: il costo di una motozappa o di un motocoltivatore dipende dalla potenza del motore e da diverse altre variabili. In ogni caso, rispetto ai motocoltivatori della stessa categoria – per hobbisti, per uso intensivo o per professionisti – una motozappa è senza dubbio meno costosa.

Fresare la terra è uno dei lavori da fare in orto: qui trovi la nostra guida alla preparazione dell’orto. Stagionalmente si aggiungono tante altre operazioni tipiche, come difendere l’orto dal caldo in estate o proteggere l’orto dal freddo in inverno.

Motocoltivatore e motozappa non servono solo in orto, ma anche per preparare il terreno dell’angolo delle aromatiche così come delle aiuole, della siepe, di alberi da frutto, del prato e così via, in vista dell’autunno, la stagione ideale per piantare e seminare in giardino.

All’inizio abbiamo accennato alla fertilità del suolo: puoi leggere come salvaguardarla e come rigenerare un terreno stanco. Servirà sicuramente del concime: qui trovi le indicazioni per autoprodurre il compost. Se invece il terreno dovesse essere troppo basico, ecco come correggerne il pH acidificandolo.

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