I pomodori non mancano mai negli orti di famiglia. Sono uno degli ortaggi base con cui ogni neofita si cimenta: tra varietà da insalata e da salsa ne esistono per tutti i gusti, si coltivano facilmente e danno un raccolto abbondante.
Varie fitopatie (malattie) colpiscono il pomodoro: le patologie fungine sono le più comuni ma non vanno trascurate quelle causate da batteri e virus. Frequenti sono anche le fisiopatie, cioè le malattie del pomodoro non dovute a organismi nocivi ma legate, in genere, a squilibri nutrizionali e condizioni meteo-climatiche sfavorevoli. Oggi parleremo della malattia da virus più frequente per il pomodoro, la virosi chiamata mosaico del pomodoro.
Qual è la causa del mosaico del pomodoro
Il mosaico del pomodoro è una malattia infettiva del pomodoro causata da un virus tra i più diffusi per questo ortaggio: il virus del mosaico del pomodoro (tomato mosaic virus, in sigla ToMV), di cui si conoscono vari ceppi.
Il virus del mosaico del pomodoro si trasmette soprattutto per contatto, ad esempio con piante malate e superfici contaminate (attrezzi, mani e così via). Il contagio per contatto avviene attraverso piccole lesioni sulle piante sane: per la facilità con cui la malattia si diffonde, trapianti e potature sono perciò delle operazioni delicate. Quando conserva resti di piante malate il terreno stesso diventa origine di infezione, che passa alle radici delle piante sane. Il ToMV si trasmette anche tramite i semi di piante infette.
Oltre al pomodoro il virus del mosaico attacca altre piante, che a loro volta possono diffonderlo: le principali sono peperone, petunia, bocca di leone, calendula, tabacco. A differenza di altre malattie virali del pomodoro – come il deperimento dovuto al virus del mosaico del cetriolo e il mosaico dell’erba medica –, il mosaico del pomodoro non è veicolato dagli afidi.
Quali sono i sintomi del mosaico del pomodoro? I segni con cui si manifesta dipendono dal ceppo del virus responsabile e, a volte, da variabili ambientali come la temperatura. I danni più comuni sono a livello delle foglie, che mostrano macchie alternate verde chiaro e verde scuro – con un effetto, appunto, a mosaico – e deformazioni come bolle e accartocciamenti. Anche altri ceppi alterano l’aspetto delle foglie, mentre altri ancora intaccano solo i frutti – cioè i pomodori – o l’intera pianta (stelo, foglie e frutti).
Cosa fare contro il mosaico del pomodoro
I virus che colpiscono le piante sono pericolosi, tra l’altro, per il fatto che non esistono antiparassitari specifici per contrastarli. Se dunque contro le malattie virali del pomodoro – mosaico compreso – non esistono cure mirate, la lotta si basa sulla prevenzione:
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Scegli varietà di pomodoro resistenti al virus del mosaico: sulla bustina di sementi trovi indicato il grado di resistenza della varietà ai parassiti, tra i quali il ToMV.
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Preferisci la semina diretta in orto al trapianto di piantine già formate: la loro gestione in vivaio è a rischio di infezione (tramite altre piantine, terriccio, contenitori, attrezzi etc.). Usa semi sani.
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Programma l’orto nel lungo periodo facendo in modo che, negli anni, le piante di pomodoro non occupino sempre la stessa area di terreno (rotazione delle colture), così da ostacolare il propagarsi di malattie e parassiti a cui sono sensibili.
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Accertati che il terreno dell’orto, dove semini o trapianti, sia libero da resti di piante infette di pomodoro e delle altre specie ospiti del ToMV, che è in grado di rimanere attivo per mesi. A questo servono la pulizia dell’orto prima della lavorazione autunnale del terreno (e la lavorazione stessa, tramite attrezzi manuali o motozappa) con cui togli i resti e le radici delle colture precedenti.
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Controlla i pomodori per individuare in tempo i sintomi del virus del mosaico: il monitoraggio è parte integrante delle cure colturali (irrigazione, concimazione e via dicendo). Tieni sotto controllo anche tutte le altre piante che questa malattia del pomodoro colpisce, come i peperoni.
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Elimina subito le piante ammalate e allontanale dall’orto: non devono rimanerne i residui neanche nel terreno. Intervenire con tempestività riduce di molto la diffusione della virosi.
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Tieni sotto controllo anche le infestanti in prossimità dell’orto sfalciando, a seconda del caso con decespugliatore, tagliaerba, trattorino o trinciaerba (lo sfalcio è una delle tecniche per eliminare le infestanti senza l’uso di diserbante, così come la falsa semina evita che invadano le parcelle dell’orto).
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Disinfetta gli strumenti impiegati in orto con varechina – le cesoie ad esempio – e lava le mani con acqua e sapone prima di maneggiare le piante.
Puoi coltivare facilmente alcune varietà di pomodoro anche in vaso: è uno degli ortaggi tipici degli orti verticali in balcone. In questo caso fai attenzione ai vasi e al terriccio già utilizzati nelle scorse stagioni: i primi vanno disinfettati, il secondo va sostituito con del substrato nuovo.
Abbiamo detto che il pomodoro è immancabile negli orti casalinghi: ecco allora la nostra guida alla coltivazione dei pomodori insieme ai suggerimenti per mantenere sano l’orto d’inverno e proteggerlo dal caldo in estate. Fare l’orto infatti non è soltanto un antistress, ma ti dà la soddisfazione di autoprodurre, almeno in parte, quanto serve al fabbisogno alimentare della famiglia.