Come eliminare i rovi da un terreno: guida pratica

Attrezzatura, tecniche e misure di sicurezza

/ Ispirazioni

11/04/2024

Tempo di lettura stimato circa 6 minuti

Quando è stagione ti offrono una squisita pausa a base di more durante le passeggiate in campagna e nel bosco. I rovi sono arbusti infestanti, piante spontanee molto comuni capaci di moltiplicarsi e crescere molto rapidamente. Prediligono il sole: nei boschi, piuttosto che in zone ombreggiate, li trovi là dove la vegetazione si apre oppure lascia spazio a prati e campi. Affiancano fossi, sentieri e muretti; si insediano in edifici abbandonati, occupano aree incolte e invadono prati.

Queste infestanti sono dotate di radici pollonifere che, anno dopo anno, producono nuovi fusti (polloni). Oltre a essere spinosi, i rami stessi sono in grado di mettere radici generando così altre piante. È grazie a questi meccanismi che i rovi si intrecciano in grovigli impenetrabili e imponenti, alti fino a 1,5-2 m e oltre; tant’è che i roveti un tempo venivano sfruttati per delimitare i confini delle proprietà.

Esistono diverse specie di rovi: il genere Rubus è un gruppo di piante con caratteristiche simili, non sempre facili da distinguere tra loro, neanche per un esperto di botanica. Fra i più diffusi in Italia trovi il Rubus ulmifolius, noto come rovo comune, e il Rubus caesius, chiamato rovo bluastro. Oggi vedremo quali attrezzi e tecniche usare per eliminare i rovi senza ricorrere a diserbanti o arbusticidi.

Quando è meglio eliminare i rovi?

Ti trovi a dover eliminare dei rovi quando si avvicinano al giardino o al terreno che coltivi. Oppure se decidi di liberare una superficie incolta, ad esempio per ampliare l’orto o trasformarla in vigna o frutteto, magari per incrementare la quota di autoproduzione del cibo. Non devi sradicare per forza i roveti, puoi scegliere di mantenerli come siepi divisorie, barriere frangivento o per assecondare la biodiversità: in questi casi hai comunque la necessità di tenerli a bada.

Qual è la stagione migliore per eliminare i rovi? In linea di massima in autunno-inverno, quando l’attività delle piante rallenta, il fogliame è meno folto e, quindi, il lavoro diventa più agevole. Poi è in autunno che i rami giovani mettono radici: conviene intervenire prima che accada. Inoltre in quel periodo riesci a lavorare con temperature più fresche: tagliare i rovi richiede uno sforzo fisico notevole, che caldo e afa renderebbero estenuante. In più, tra spine e attrezzatura tagliente va indossata una tenuta protettiva completa, che sotto il sole potrebbe risultare poco confortevole e, con un lavoro così pesante, causare stanchezza, rallentamento dei riflessi etc. Tratteremo dell’abbigliamento protettivo adatto per tagliare i rovi nell’ultima sezione di questo articolo.

Tecniche per eliminare i rovi con il decespugliatore

Per eliminare i rovi puoi adottare diverse tecniche, in ogni caso è necessario tempo, cioè qualche anno: non è un lavoro che dà un risultato definitivo immediato. Un buon sistema contro i rovi è usare il decespugliatore.

Con un decespugliatore professionale aggredisci sia i roveti secchi, i più tenaci, sia quelli erbacei, meno ostici dei primi. La tecnica da usare è comunque la stessa: procedi lentamente, passando il decespugliatore da destra a sinistra e, insieme, oscillando dall’alto in basso. In questo modo abbassi via via i cespugli di rovo arrivando fino alla base delle piante, infine avvicini il decespugliatore al suolo per triturare i tralci già tagliati. Non serve portarli via, puoi lasciarli così macinati sul terreno come fossero una pacciamatura, che si decomporrà nel corso del tempo. Ricorda che è vietato bruciare il materiale che risulta dalla pulizia dei rovi (e, in generale, dalla potatura di arbusti o alberi): qui trovi i nostri suggerimenti per smaltire i rifiuti vegetali in modo corretto.

I tenaci rovi ricresceranno dalle ceppaie dunque, dopo l’intervento con il decespugliatore, estirpa i ceppi e le radici con l’aiuto di un piccone o una zappa, e lasciali seccare al sole affinché si disattivino le gemme che emettono i polloni.

Negli anni seguenti è necessario gestire i ricacci, cioè i nuovi fusti di rovo prodotti dalle radici non completamente estratte dal terreno. Taglia i ricacci con il decespugliatore 3-4 volte all’anno tra la primavera e l’autunno, ed estirpa ancora ceppi e radici: gradualmente i rovi si indeboliranno, facendosi sempre meno invasivi.

Se sei alle prese non con un semplice cespuglio, ma con una “giungla” di rovi, partendo dalla parte meno fitta della macchia elimina i rovi in profondità tagliando “a fasce”, larghe circa 1-2 m (a seconda che tu sia lungo un pendio o in piano). Una volta ripulita una fascia torna indietro e ricomincia decespugliando la fascia successiva. Se la zona è in pendenza, lavora iniziando dal basso e in direzione perpendicolare rispetto all’inclinazione: a prescindere dall’andamento del terreno, il decespugliatore deve sempre stare alla tua destra, rimanendo a monte del corpo se ti trovi in pendenza.

A seconda del tipo di rovo, con il decespugliatore puoi usare il filo o montare una lama a due o tre punte, oppure il cosiddetto macinone (un disco a più denti ricurvi). Le lame e i dischi sono ideali per eliminare i rovi più difficili – quelli secchi in primis, poi gli erbacei – con la tecnica che abbiamo descritto prima, con cui tagli contemporaneamente in orizzontale e in verticale. Sono più pesanti rispetto al filo e richiedono un decespugliatore potente (con una cilindrata che va dai 35 cm3 in su), quindi alla lunga ti affaticano di più. Sono più soggetti a contraccolpo, un brusco balzo all’indietro quando toccano un superficie dura (ceppo, sasso etc.) mentre girano ad alta velocità. Ad ogni modo per ripulire dai rovi di solito basta una doppia lama ricurva, cioè con le punte piegate verso il basso: a proposito, ecco come montare la lama o il disco del decespugliatore.

Il filo può andare bene per tagliare i rovi erbacei su un’area limitata, usando il decespugliatore con la stessa tecnica suggerita per le lame. È adatto anche per gestire i ricacci, di cui abbiamo parlato prima, e per tagliare i rovi bassi che crescono in mezzo all’erba, i meno problematici. In questi ultimi casi la tecnica prevede un unico movimento, in orizzontale da destra a sinistra, tenendo la testina leggermente inclinata.

Scegli un filo per decespugliatore di spessore e tipo – per forma e materiale – adeguati per tagliare i rovi e, di conseguenza, proporzionati alla potenza del decespugliatore. Per ogni dubbio sul filo o sulla lama per affrontare i rovi con il tuo decespugliatore Efco, chiedi consiglio al centro assistenza più vicino; qui intanto puoi dare un’occhiata alla nostra guida alla scelta del filo.

Se la zona infestata dai rovi è piuttosto estesa, per gestire i ricacci o tagliare i rovi cresciuti tra le erbacce, invece del decespugliatore puoi servirti del trinciatutto, aiuto valido anche per un terreno scosceso.

Altre modalità per eliminare i rovi

Contro i rovi degli aiutanti molto efficienti sono le capre, che puoi ospitare in una stalla fai da te. Bisogna però difendere le altre piante dalle loro “scorrerie”, per esempio recintando gli animali in modo che abbiano libertà d’azione solo entro uno spazio circoscritto oppure avvolgendo i tronchi con apposite protezioni (shelter).

Un altro sistema per tagliare una siepe di rovi consiste nello sfrondarla con tagliasiepi e potatore (con il quale lavori sia sui rami alti, sia su tralci e fusti all’interno della vegetazione). In alternativa puoi utilizzare un decespugliatore multifunzione attrezzato con gli accessori corrispondenti. A mano a mano che tagli, con un rastrello rimuovi ramificazioni e fusti per ammassarli da parte a farli seccare, successivamente spezzettali con il trinciatutto e lascia che si degradino sul posto. Altrimenti puoi ridurre il volume della biomassa tagliata servendoti di cippatore o biotrituratore, per poi gettare gli scarti così sminuzzati nella compostiera.

Eliminare i rovi in sicurezza

Per eliminare i rovi ti consigliamo di indossare casco, visiera e cuffie antirumore in modo da proteggere occhi, viso e testa da pezzi di rami, frammenti di legno ed eventuali sassi che il decespugliatore o gli altri attrezzi possono proiettare intorno. Il casco è indispensabile, specie se i roveti sono alti, perché i rami tagliati potrebbero cadere addosso.

Quando lavori con il decespugliatore provvisto di filo, il tagliasiepi o il trinciatutto, indossa giacca da lavoro, pantaloni da lavoro, guanti da lavoro e scarpe infortunistiche per proteggere il corpo – mani e piedi compresi – sia dalle spine dei rovi, sia da abrasioni e tagli dovuti all’attrezzatura. Opta invece per giacca antitaglio, pantaloni antitaglio, guanti antitaglio e calzature antitaglio se adoperi il decespugliatore munito di lama o il potatore.

Qui trovi informazioni più dettagliate sui dispositivi di protezione per lavorare in sicurezza.

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