Potatura del pino di Natale

Prima di decorare il giardino per le feste

Ispirazioni / Consigli sempreverdi

01/12/2019

Tempo di lettura stimato circa 4 minuti

Il Natale è nell’aria: l'atmosfera delle feste già scalda la città con luci, addobbi, musica, mercatini... Ma il tuo giardino è pronto? I preparativi natalizi possono essere una buona scusa per potare il pino o l’abete che usi come albero di Natale, prima di decorarne i rami con le luci da esterno.

In questo articolo ti racconteremo come fare la potatura delle conifere, come l’abete rosso o il pino argentato. Una potatura attenta è, infatti, fondamentale per la salute e la bellezza di queste sempreverdi che, con i loro colori e la loro forma, rendono vivo il tuo giardino tutto l’anno, anche nella stagione fredda.

La potatura del pino e dell’abete

Come sai, il pino e l’abete sono conifere, cioè alberi con foglie piccole e, di solito, a forma di ago. Pini e abeti sono conifere sempreverdi. Al contrario delle caducifoglie – come gli alberi da frutto, per esempio –, perdono e rinnovano continuamente le foglie che, quindi, sono presenti tutto l'anno.

Rispetto ad altri alberi, quali particolarità hanno le conifere che ti possono interessare per la potatura? Anzitutto, nelle conifere – come i pini e gli abeti, ma anche i larici, i ginepri, i cipressi e le sequoie – è normale che la parte interna delle piante sia spoglia e tenda a seccare. Questi alberi, infatti, producono nuove foglie (gli aghi) solo nella parte più esterna della chioma, cioè sui rametti verdi, che puoi potare. Al contrario, invece, non potare la parte più vicina al tronco, quella senza vegetazione.

Nelle conifere il collare, cioè la zona che collega il ramo al tronco o i rami laterali a un ramo principale, non ha rigonfiamenti, quindi è meno riconoscibile. Perché devi tenere conto del collare? Perché in questo punto sono concentrate le difese naturali dell’albero e i tessuti capaci di chiudere il taglio della potatura formando un callo di cicatrizzazione.

Perciò, quando fai la potatura dei rami dell’albero di Natale del tuo giardino, non tagliare il collare e non segare a filo del tronco o del ramo che lasci. Dunque taglia a 1-3 cm dal collare, non di più. È altrettanto importante, infatti, non lasciare monconi di ramo: sono punti vulnerabili all’attacco dei parassiti ed è difficile che riescano a chiudere del tutto il taglio.

Una volta potati, i rami delle conifere non emettono nuovi rami dal punto di taglio. Quindi, per non trovarti con un pino o un abete mozzato in giardino, nella potatura delle conifere evita di:

  • Accorciare i rami principali, vale a dire quelli attaccati al tronco
  • Cimare, cioè tagliare la punta e la parte più alta del tronco
  • Fare potature drastiche, in generale

Non si tratta solo di una questione estetica, ma soprattutto di salute: per l’albero avere meno foglie significa avere meno sostanze nutritive a disposizione per le funzioni vitali e come riserva. Ciò vale tanto più se la pianta non è giovane. Inoltre, per rimarginare i tagli della potatura – che sono delle ferite vere e proprie – la pianta consuma molta energia.

Come fare la potatura delle conifere

Premesso ciò che abbiamo appena detto, la potatura che fai su pini e abeti deve essere molto misurata. Si tratta sostanzialmente di tagli con cui:

  • Elimini i rami secchi, deboli, malati o rotti
  • Rimuovi i rami mal orientati, sovrapposti ad altri rami o codominanti (è il caso della doppia cima)
  • Alzi la chioma togliendo i rami troppo bassi
  • Modelli la chioma

L’albero di Natale nel tuo giardino ha una doppia cima? Se è in fase di sviluppo ti basta fare un taglio alla biforcazione – rispettando il collare – per eliminare la punta più debole. Altrimenti, è meglio che poti la doppia punta in più passaggi, distribuiti nel tempo.

Per potare il pino o l’abete puoi usare attrezzi da potatura come cesoie e troncarami – con cui tagli i rami grossi tra i 2,5 e i 4,5 cm – o seghetti. Altrimenti puoi optare per una motosega: da Efco ne trovi vari modelli. Scegli una motosega elettrica come la MT 2000 E, se vuoi un aiuto veloce e preciso, insomma perfetto per le piccole potature in giardino, ma anche per il bricolage e per sezionare i ciocchi per il caminetto.

Se, invece, vuoi una motosega specifica per i lavori di potatura ti puoi orientare verso le motoseghe da potatura a scoppio, maneggevoli e leggere, come la MTT 2500 o la MTT 3600.

Non hai molta esperienza con la motosega e vorresti un mini corso per imparare a usarla al meglio? Qui trovi un nostro articolo proprio su come usare la motosega. Ti spiega, dalle basi, come avviarla e come tagliare.

Potatura del pino e dell’abete: il periodo migliore

Nelle caducifoglie il periodo ottimale per la potatura è l’inverno, perché è il momento di riposo vegetativo, in cui le energie delle piante non sono impegnate in attività particolari, come in primavera con la produzione di gemme, foglie, fiori o in autunno con la caduta delle foglie.

Invece, le conifere possono rinnovare la vegetazione grosso modo tutto l’anno, ma è meglio che programmi la potatura di pini e abeti tra metà dicembre e fine febbraio: l’inverno, infatti, è il momento in cui l’attacco da parte dei parassiti è meno probabile.

È comunque opportuno escludere i periodi troppo freddi per non rischiare che il gelo danneggi le superfici tagliate.

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