Come scegliere la miglior motosega da potatura

Scopri la più adatta per il giardino, il frutteto e il bosco

Ispirazioni / Guida all'utilizzo / How to

24/11/2020

Tempo di lettura stimato circa 4 minuti

Ti è indispensabile se in giardino hai molti alberi, se in campagna curi un frutteto o un oliveto oppure quando fai legna nel bosco. Stiamo parlando della motosega e, in particolare, della motosega da potatura.

Rispetto alle normali motoseghe, quelle da potatura hanno alcune caratteristiche specifiche da tenere presente in fase d’acquisto. Ma come scegliere la miglior motosega da potatura e come confrontare i diversi modelli di motosega da potatura rispetto alle alternative? Scopriamolo in questa guida.

Motosega da potatura: quando e perché usarla

Come dice il nome, la motosega da potatura serve a potare alberi e arbusti in giardino, in campagna e nel bosco. È un attrezzo versatile, fatto per lavorare in sicurezza da terra e in quota, su cestello o in arrampicata con imbragatura da tree climbing. Con la motosega da potatura puoi sramare sia prima che dopo aver abbattuto un albero, per pulire il tronco dai rami. Con i modelli più potenti di motosega da potatura come la MTT 3600 da 1,5 kW di Efco, puoi anche tagliare alberi dal tronco medio-piccolo.

Cos’ha di speciale una motosega da potatura rispetto alle altre motoseghe? Ci sono diverse caratteristiche che la rendono ideale – o meglio insostituibile – per gli usi che abbiamo appena elencato:

  • Compattezza: una motosega da potatura ha un volume più contenuto, anche rispetto alle motoseghe piccole, di potenza ridotta.

  • Peso: è molto leggera, anche rispetto a una motosega di piccola cilindrata.

  • Barra corta: le barre da potatura variano dai 25 ai 35 cm. Per esempio, la motosega da potatura MTT 2500 di Efco monta barre da 25 cm, mentre la MTT 3600 funziona con barre da 30 e da 35 cm.

  • Impugnatura posteriore sulla parte superiore della motosega che contribuisce a rendere la macchina compatta. In più, l’impugnatura alta è molto pratica: infatti hai vicini le leve dell’acceleratore e del fermo acceleratore, il pulsante di stop del motore e il freno catena.

Oltre a barre di tipo tradizionale, sulla motosega da potatura puoi montare barre carving, corte e di forma triangolare, con punta sottile. Sono usate dagli specialisti per potature di precisione e interventi di dendrochirurgia (ossia l’asportazione di legno ammalorato su piante malate), ma anche da alcuni appassionati per scolpire il legno con la motosega (chainsaw carving).

Quali sono le alternative alla motosega per potatura? Puoi adoperare attrezzi da potatura tradizionali (come seghetti e troncarami) o potatori telescopici, che possono essere motorizzati – per esempio il potatore telescopico professionale a scoppio PTX 2710 – o manuali come svettatoi e segacci telescopici.

Rispetto all’attrezzatura manuale, telescopica e non, con la motosega da potatura hai tutti i vantaggi del motore: tagli tutto – compresi i rami più grossi e il legno più duro – senza fatica e più velocemente, anche se hai molti rami e molti alberi da potare, come in un frutteto. A prescindere dall’alimentazione (a scoppio, a batteria o elettrica), rispetto al potatore telescopico con la motosega da potatura lavori da vicino e hai un maggior controllo nei movimenti e nella precisione del taglio.

Miglior motosega da potatura: come sceglierla

Chiariti i vantaggi della motosega da potatura, quale acquistare? Come scegliere la migliore motosega da potatura per le tue esigenze? Riassumiamo gli aspetti più importanti di cui tenere conto per valutare i modelli che preferisci:

  • Frequenza d’uso e intensità del lavoro: in base a quanto spesso e a quanto poti, ti puoi orientare su un modello di motosega da potatura professionale oppure hobbistico. Si tratta di una discriminante essenziale, perché influisce anche sul budget da investire.

  • Tipo di piante e di legno da potare: sia il diametro dei rami che la consistenza del legno – tenero o duro – incidono sull’intensità del lavoro e, quindi, sulla qualità della motosega da potatura da scegliere.

  • Potenza: va proporzionata alla mole di lavoro, al diametro dei rami e alla durezza del legno che affronti con la motosega da potatura. La potenza è correlata all’alimentazione: generalmente le motoseghe a scoppio – come i modelli da potatura Efco – sono più potenti.

  • Ambiente di lavoro: se poti in giardino, in una zona residenziale, è meglio una motosega da potatura a batteria perché poco rumorosa; se invece lavori in campagna o nel bosco va benissimo una motosega da potatura a scoppio, come la MTT 2500 e la MTT 3600 di Efco.

  • Praticità d’uso: considera l’ergonomia delle impugnature; il peso che, seppur limitato, deve essere equilibrato rispetto al tuo fisico; la maneggevolezza, caratteristica che distingue le motoseghe da potatura da tutte le altre.

  • Manutenzione veloce: tieni conto di tutti gli accorgimenti utili per la gestione della motosega da potatura, come il tendicatena laterale delle motoseghe Efco per mettere in tensione la catena senza toccarla; la semplicità di smontaggio/rimontaggio per girare o cambiare la barra; la pulizia e la facilità nel fare rifornimento e rabboccare l’olio per catena etc.

Come usare la motosega da potatura in sicurezza

Come dicevamo, la motosega da potatura è leggera e ha l’impugnatura alta: ciò la rende molto maneggevole rispetto ad altri tipi di motosega e potrebbe far venire la tentazione di usarla con una sola mano. Ricorda invece che tutte le motoseghe vanno tenute con 2 mani. È possibile usare la motosega da potatura con una mano solamente se si è dei professionisti e ci si trova a potare in arrampicata sull’albero.

Dunque, come si usa la motosega da potatura? Quando la motosega è in moto, tienila con una presa ben salda a 2 mani: con la mano destra afferra l’impugnatura posteriore, con la sinistra quella anteriore e chiudi le dita intorno alle impugnature. Questa posizione vale anche per i mancini.

Perché la motosega da potatura va usata con 2 mani? Se la parte superiore della punta della barra tocca un tronco o un ramo, con una mano sola non hai forza sufficiente per reagire a quel movimento improvviso verso l’alto e/o all’indietro che fa la motosega (contraccolpo o kickback). Inoltre, una mano ha poco controllo sulla motosega, che potrebbe scivolare facilmente (e provocare il contraccolpo) o, comunque, ferire la mano e il braccio non impegnati nella presa.

Dunque, ecco come usare la motosega da potatura:

  • Tienila con 2 mani, come spiegato prima.

  • Non invertire le prese lavorando a mani incrociate.

  • Non tagliare sopra l’altezza delle spalle.

  • Non segare con la punta della lama (è la zona di pericolo per il contraccolpo).

  • Non tenere e tagliare contemporaneamente un ramo (o altro).

  • Non tentare di afferrare i pezzi di legno che, una volta tagliati, cadono.

  • Se sei per terra stai a fianco della motosega (non dietro) e sistemati con piedi ben piantati e corpo bilanciato.

  • Se sei su un albero assicurati all’imbragatura e trova una posizione di lavoro sicura per usare la motosega con 2 mani.

  • In ogni caso indossa abbigliamento protettivo.

Se vuoi approfondire l’universo delle motoseghe, puoi leggere questo articolo sugli accessori per motosega utili alla manutenzione, al rifornimento e alla sicurezza.

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